Chi è Alfa 3000

 

ALFA 3000 è una società a responsabilità limitata con sede a Roma che esercita attività di allestimento, acquisto, vendita e noleggio di giardini zoologici, zoo safari e circhi equestri.

Dall’esame della documentazione ufficiale emerge che sia l’amministratore unico sia il procuratore ad acta della società ALFA 3000 hanno investito in due società (Impresa Circense di M. Casartelli & C. s.a.s. ed Eros di Albertino Casartelli s.a.s.) che svolgono attività circense, principalmente con l’insegna di circo Medrano, noto per essere uno dei circhi con il più alto numero di animali nelle sue esibizioni.

ALFA 3000 inoltre possiede lo zoo safari di Fasano (BR) in Puglia, il primo in Italia ed uno tra i più grandi di Europa per numero di specie presenti. Qui infatti sono rinchiusi circa 1700 esemplari: leoni, tigri, elefanti, giraffe, zebre, antilopi, leopardi, orsi, rinoceronti, ippopotami, uccelli esotici, grandi rapaci e primati (gibboni, babbuini e gli unici gorilla presenti in cattività nel territorio italiano).
Lo zoo safari di Fasano sorge negli anni settanta e riprende, come a Ravenna, un modello di giardino zoologico in cui gli animali sono rinchiusi in recinti e mostrati al pubblico attraverso un percorso in automobile o in trenino. All’interno vi è anche un rettilario, un acquario e uno dei pochi delfinari presenti in Italia, dove i delfini vengono addestrati per esibizioni al pubblico. Tutti questi animali sono detenuti a fianco del parco divertimenti Fasanolandia, un’attrazione con vere e proprie giostre tipiche dei luna park.

 

LA STORIA DELLO ZOO SAFARI DI RAVENNA

Nel 1999 il gruppo industriale collegato al parco di divertimenti Mirabilandia e composto dalle società ‘Parco della Standiana’ e ‘Mirabilandia Investimenti’ si aggiudicò con un’asta pubblica una vasta area di terreno per realizzare un progetto che inizialmente avrebbe dovuto prevedere la costruzione di una struttura alberghiera, un centro congressi e un parco acquatico.

Nel 2000 la società ALFA 3000 rilevò le quote di Mirabilandia Investimenti e il progetto cambiò completamente, per la prima volta comparve l’ipotesi che in città potesse essere costruito uno zoo safari con animali in cattività.

L’amministrazione comunale di Ravenna e l’allora sindaco Vidmer Mercatali non ostacolarono questo tentativo, che fu ben visto per le sue potenzialità turistiche. Si limitarono a chiedere negli anni seguenti la consulenza di una commissione di esperti che però bocciò la prima ipotesi progettuale. Ciò che non piacque fu la richiesta di esibire numerosi animali esotici (le stesse specie rinchiuse oggi nel parco), giudicata troppo sbilanciata verso l’intrattenimento con animali per fini spettacolari.

ALFA 3000 si dedicò quindi alla stesura di un secondo progetto, smussando quelli che la commissione considerava punti critici e proponendo un’ulteriore versione dello zoo, che avrebbe previsto, oltre alla realizzazione di alcune strutture apparentemente dedicate a finalità scientifiche e didattiche, la presenza di un massimo di 198 esemplari di specie selvatiche ma non esotiche. Queste ultime, considerate da tutti i giardini zoologici come le vere attrazioni poiché commercialmente più interessanti rispetto ad animali più comuni o autoctoni, sarebbero state comunque detenute ma in un numero più limitato rispetto alla precedente proposta.

Nel 2006 la Valutazione di Impatto Ambientale di questo nuovo progetto ottenne il via libera dalla nuova amministrazione comunale di Ravenna guidata dal sindaco Fabrizio Matteucci, l’unico vincolo all’apertura fu la realizzazione, prima dell’inaugurazione vera e propria, delle strutture scientifiche e didattiche e il numero degli animali presenti. Passarono alcuni anni, in cui si vociferò anche un possibile ripensamento da parte di ALFA 3000 ma nell’estate del 2009 il Consiglio Comunale di Ravenna approvò definitivamente lo zoo safari, aperto successivamente nel maggio del 2012.

A febbraio di quest’anno l’amministrazione comunale ha eliminato il vincolo che poneva un tetto massimo alla quantità di animali detenuti, ora non più contati a seconda del numero degli esemplari ma in base al peso vivo totale (150.000 chili). Questa modifica ha permesso allo zoo safari di raddoppiare in un solo anno il numero degli animali, che al momento sono 450.